il balletto russo del 1800 ed i suoi artisti
I primordi delle antiche origini del balletto romantico possono essere avvertiti intorno alla fine del 700’, mentre tutto il 1800, rappresenta nel corso della storia della Danza, il secolo del Balletto Russo.
In questo secolo viene ancor più approfondito il linguaggio intrinseco del balletto nato dal mecenatismo conservatorio dei sovrani che già per tutto il corso del 700’, hanno combattuto culturalmente per proteggere il significato artistico e culturale delle origini della danza.
La città di S.Pietroburgo si trasforma nel fulcro europeo del balletto, diventando un luogo di passaggio obbligato per tutti gli artisti famigerati dell’epoca, coreografi e ballerini solisti in primis, provenienti soprattutto dall’Europa occidentale, fintanto da proclamare la Russia come patria delle innovative produzioni del balletto romantico, un tempo orientata esclusivamente sul balletto d’azione.
Artisti come Marius Petipa di origine francese (scomparso nel 1910), diventano tra i danzatori maggiormente richiesti ed osannati, affermandosi nei teatri degli Zar sia come primo danzatore Russo ed in seguito come coreografo ed insegnante più ricercato.
Inoltre a livello di insegnamento determina l’inizio di una nuova e vastissima schiera di danzatori spettacolari istituendo le fondamenta del balletto Russo.
Grazie al suo operato come componente determinante del balletto russo, la danza europea acquista un livello di grazia ed autonomia superiore, mescolando sapientemente le influenze straniere in un connubio tra danza accademica e bravura del danzatore, elevando inoltre la figura della ballerina come attore centrale.
Questo è contrassegnato come uno dei più grandi ed attivi periodi della storia del balletto classico, attraverso la collaborazione dei grandi compositori come Ciajkovskij (tra le sue composizioni: “il lago dei cigni” e “lo schiaccianoci”), con i più bravi coreografi del tempo come per l’appunto, il grande Petipa.
Dopo la fine della carriera di Petipa e della sua conseguente morte, tramonterà anche tutto il suo stile nascendo a livello non solo europeo, una gran voglia di cambio e novità.
Soprattutto in Russia questa voglia di rinnovamento traspare addirittura dagli stessi successori dello scomparso coreografo, alcuni allievi di Petipa infatti, tentano di ricondurre la danza classica del balletto in una dimensione artistica che comprendente musica, arte plastica e disegno.
Si ritorna in un certo senso ai primi modelli di rappresentazione artistica greca, quasi in ostilità con le figure e i passi del ballo accademico fino a quel momento sfruttati; i nuovi critici invitano i più grandi coreografi a spingersi con le loro rappresentazioni, dall’interno della Russia al resto del Mondo, riuscendo a farsi invitare in tournée mondiali.
Uno dei più grandi successori di Petipa, tale S.Diaghilev, fondatore della compagnia di fama mondiale i “Ballets Russes”, esporta all’estero tutta la tecnica ed il virtuosismo del balletto russo rinnovato, attraverso tantissimi altri artisti componenti della compagnia, anch’essi di fama internazionale ma provenienti tutti dal balletto imperiale, i quali contribuiscono a dare lustro e prestigio al balletto russo; tra i vari ricordiamo:
Vaslav Nijinskij, Tamara Karsavina, Léonide Massine, Serge Lifar, Georges Balanchine, Anna Pavlova ed altri ancora.
Questi artisti incontrando l’arte internazionale, ed esponendosi ad un livello al di fuori del contesto dell’impero Russo, riescono a fare incontrare differenti forme di rappresentazione artistica della danza, creando successivamente una alquanto ricca unione tra le varie componenti dello spettacolo, collaborando con artisti contemporanei di spicco come Pablo Picasso.